Oggi vi racconto la storia di un incontro speciale, con persone speciali; un’esperienza che ha mosso dentro di me una nuova direzione di senso.
Ultimo viaggio in Costiera Amalfitana in compagnia dei viaggiatori FAI.
Siamo sul Sentiero dei limoni, percorso che collega Minori a Maiori, una delle zone più famose per la produzione dello ‘Sfusato amalfitano’, il limone Costa di Amalfi I.G.P., oggi riconosciuto in tutto il mondo anche e soprattutto per il limoncello. Ma questo limone è altro rispetto una semplice bottiglia di limoncello. È un frutto che racconta storie di vita vera, di eroiche battaglie per tutelare antiche tradizioni, per salvare i limoneti dal totale abbandono e quindi il paesaggio della Divina Costiera.
È la storia della famiglia Ruocco che da ben cinque generazioni, di padre in figlio, tramanda l’arte della coltivazione dello Sfusato amalfitano. Persone semplici, innamorate della loro terra e del loro lavoro; lavoro duro, di grandi fatiche, ma anche di molte soddisfazioni nel vedere ogni stagione fiorire e maturare i pomi d’oro sui loro centenari alberi.
Una visita in compagnia di Giovanni è una straordinaria esperienza che coinvolge tutti i sensi.
Si apre la porta del limoneto, difeso da muri e terrazze, e… per incanto ti trovi proiettato in un giardino segreto. Il profumo di zagara inebria l'aria, unito a quello dei limoni maturi, gialli e splendenti, che rapiscono in un istante. E poi i racconti legati alle mille cure, attenzioni e tecniche da utilizzare nella coltivazione degli alberi. Innesti, legature, potature… sistemi di concimazione, irrigazione e protezione delle piante.
Un mondo immenso di antichi saperi, di tecniche e conoscenze agronomiche per giungere finalmente alla raccolta, ancora rigorosamente fatta a mano, e al trasporto dei limoni, a spalla, dagli alti terrazzamenti fino giù alla prima strada disponibile, lungo ripide e strette scalinate, avanti e indietro, una cassa per volta.
Ho stretto le mani di Michele, il padre di Giovanni: insieme portano avanti l’azienda agricola e solo loro conoscono i segreti del loro lavoro. Mani grandi e forti, segnate dal lavoro e dalla fatica; mani vere e umane, che parlano di tutto l’amore per la loro terra, un legame indissolubile con chi è venuto prima di loro, chi ha contribuito a costruire questo paesaggio, stretto tra le verdi valli che dai monti si tuffano in mare.
Siamo in Costiera Amalfitana, e questo è il modo in cui amo viaggiare. Attraverso l’incontro con le realtà locali del territorio: loro sono i protagonisti, l’anima di questi luoghi. È a loro che ho il piacere di dare voce. Ecco alloro che il viaggio acquista un senso di autenticità, il racconto si fa vita, esistenze di uomini, donne, famiglie e comunità.
Ieri come oggi, il passato incontra il presente e antichi mestieri e secolari tradizioni tornano a parlarci. Si torna a casa con un legame nuovo intrecciato con i territori, non siamo più gli stessi e un dolce ricordo resta custodito nel cuore.
Prossimo viaggio FAI trekking in Costiera: 21-25 ottobre 2024 scopri di più
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