
Dovevo tornare sull’isola. Tre anni lontana, sognando le sue vedute e i suoi strapiombi, i panorami dall’alto, sul Golfo di Napoli, sulla Costiera e la Penisola Sorrentina.
Le case capresi, bianche: colonne, archi e porticati… lì ad aspettarmi; vicoli nascosti e sentieri di montagna. Su e giù l’avevo percorsa… l’isola dalle mille prospettive, dagli infiniti scorci, fatta di roccia viva, macchia mediterranea e resti di antiche dimore.
Ho aspettato, silenziosamente… il momento giusto. Poi ho iniziato a scrivere la storia che volevo raccontare.
Capri con la sua fama, i suoi molteplici personaggi e le loro avventure. Capri della Piazzetta, delle ville e dei giardini fioriti. Capri di Tiberio, con le rovine di Villa Jovis, di Jacques Fersen con Villa Lysis, di Totò con il film L’Imperatore di Capri.
Molti volti, molte nazionalità, tutti a respirare la libertà dell’isola e la sua bellezza travolgente. Grotte, archi naturali, parchi e strade spettacolari. Via Krupp qualcosa di indescrivibile: scendere lenti, sovrastati da pareti calcaree, sotto di te l’azzurro del mare, davanti i Faraglioni.
Incontriamo il Gruppo FAI di Capri, aprono in esclusiva Villa Monetella, ci fanno entrare e ci accoglie l’anziana proprietaria. Siamo a casa sua, nel suo giardino, accompagnati per una visita davvero inaspettata. Qui il tempo si ferma, gli oggetti parlano e l’immaginazione corre veloce verso mondi oggi lontani, spazzati da un turismo frettoloso, che non coglie la magia degli incontri.
Anacapri, adagiata dolce sotto la cima del Solaro. Altra storia, altre tradizioni. Agricola nel midollo: ogni passo e ogni sguardo ti riporta alla sua antica vocazione. Orti, frutteti, terrazzamenti, ulivi. Gente che ha lavorato ha reso fertile e coltivato la sopravvivenza per secoli.
Abbiamo camminato in compagnia dell’Associazione Oro di Capri, imparando l’arte dell’ascolto di un territorio. Portano avanti un progetto di grande valore, recuperando uliveti abbandonati e restituendo il paesaggio agrario e l’antica vocazione di Anacapri alla coltivazione dell’ulivo. Sostenibilità, passione e infinita accoglienza per un’esperienza e un incontro che non dimenticheremo. Grazie!
La sera una magia si affaccia a sorpresa. Una cena che si fa narrazione. sapori che parlano al palato e al cuore. Siamo in un ristorante speciale, in compagnia di persone speciali, Vincenzo e Sabina, anche loro dell’Associazione. Hanno un ristorante nel centro di Anacapri, il Columbus, e ci invitano per un viaggio nel gusto che non ha eguali.
Ma lo sai che mondi puoi toccare con una zuppa di cicerchie locali?
Prodotti del territorio, spesso che arrivano da Presìdi slow food, quei luoghi dove l’amore per la terra si trasforma in tutela della biodiversità agroalimentare. Sapori autentici, genuini, affiancati con arte, che incontrano persone, comunità e storie bellissime.
Una scoperta questa Capri!
Stile curioso e insaziabile di scoperte il mio. Eh già, non ne posso fare a meno, attrazione verso il bello, i territori e le persone che ci vivono. Il viaggio lo intendo come una esplorazione trasformativa, un avvicinamento lento all’anima dei luoghi, per tornare a casa diversi.
Io facilito la scoperta e quando gli occhi del viaggiatore brillano come i miei, il mio sguardo prende fuoco di felicità e soddisfazione.
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