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Tra sapori e tradizioni

  • silviacamagni
  • 16 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 17 set

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Nel cuore più alto dell’isola, un’esperienza che unisce escursione, cultura e gusto. Il celebre coniglio di Fossa, Presidio Slow Food, racconta secoli di storia e tradizioni contadine, da assaporare circondati da panorami mozzafiato.


Pranzo dai sapori locali sul “Tetto di Ischia”

Ci sono luoghi che sanno riportarci all’essenza delle cose. Ischia è uno di questi: un’isola che racchiude l’anima più autentica del Mar Mediterraneo, fatta di pomodori maturati al sole, limoni profumati, piatti di terra e sapori di mare, il tutto accompagnato da un calice di vino locale.

Un’isola dai mille volti: boschi rigogliosi, terrazzamenti coltivati, giardini esotici, sorgenti termali e paesaggi che cambiano a ogni passo… ma soprattutto una cucina che affonda le radici nella storia e nella tradizione.

Ed è proprio qui che vi portiamo, nel cuore più alto dell’isola, per un’esperienza che unisce natura e gusto: un’escursione sul maestoso Monte Epomeo, il “tetto” di Ischia.


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Sulle tracce del gusto: l’escursione

Si parte da Fontana, piccolo borgo ai piedi del monte, e ci si inoltra lungo un sentiero immerso nella macchia mediterranea. Le pareti di tufo verde raccontano l’origine vulcanica dell’isola, mentre l’aria si fa più fresca man mano che si sale.

E poi, all’improvviso, la vetta: 789 metri di altezza, panorami a 360° che abbracciano tutta Ischia, Procida e il Golfo di Napoli. Uno spettacolo che toglie il fiato.

È qui, sospesi tra cielo e mare, che ci aspetta il nostro pranzo. Non un semplice pasto, ma un vero viaggio nei sapori che raccontano l’identità dell’isola.


Il re della tavola: il Coniglio all’Ischitana

Il protagonista indiscusso è lui: il Coniglio di Fossa di Ischia, prodotto d’eccellenza e oggi Presidio Slow Food. Viene allevato in piccole cavità naturali scavate nel tufo, dove vive libero e si nutre della vegetazione spontanea: un metodo antico, rispettoso dell’ambiente e del benessere animale, riscoperto grazie all’impegno di piccoli produttori locali.

La ricetta tradizionale del Coniglio all’Ischitana affonda le radici nella storia: secondo la leggenda, furono i Siracusani, oltre 2.500 anni fa, a idearla per sfruttare la grande presenza di conigli sull’isola. Pomodorini freschi, peperoncino, basilico, prezzemolo e la piperna - pianta aromatica tipica di Ischia - donano al piatto un carattere inconfondibile, leggermente piccante e profumato.

Assaggiarlo qui, sulla vetta dell’Epomeo, è come assaporare l’anima stessa dell’isola.


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Il fascino del “Cala Cala”

La cucina ischitana è nata dall’incontro tra terra e mare. Una delle usanze più affascinanti è proprio il “Cala Cala”: un tempo i contadini riempivano un cesto con frutta, verdura e legumi e lo calavano con una corda fino alle barche dei pescatori, ricevendo in cambio il pescato fresco.

Niente denaro, solo scambio, fiducia e rispetto per i ritmi della natura. Un gesto semplice, che racconta lo spirito solidale degli ischitani e il loro profondo legame con l’isola.


Un’esperienza da vivere insieme

Camminare tra i profumi della macchia mediterranea, arrivare sulla cima dell’Epomeo e sedersi a tavola con davanti i sapori autentici di Ischia… è un’esperienza che parla al cuore, prima ancora che al palato.

Un modo unico per scoprire l’isola attraverso ciò che ha di più prezioso: la sua natura, le sue tradizioni e la sua straordinaria cultura gastronomica.





 
 
 

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