Dimenticatevi le spiagge affollate, il caldo torrido sotto gli ombrelloni, la musica che pompa decibel sulle spiagge.
Prendete uno zainetto, metteteci dentro una borraccia, una felpa, e se c'è tramontana anche un bel cappello, e poi un bel paio di scarpe da trekking. Scegliete un periodo dell'anno che escluda i mesi di luglio e agosto e viaggiate verso il Salento. Oppure partite la mattina presto o muovetevi verso sera.
Conoscerete un mondo di falesie che si immergono nel mare, di roccia calcarea che disegna tratti dolomitici, di grotte e piscine naturali che non immaginavate. Camminando tra una marina e l'altra, seguite le tracce visibili sul terreno, orientatevi con il buon senso.
Vedrete luoghi che la maggior parte dei turisti estivi non conosce, incontrerete scogli in mezzo al mare dalle forme magiche, leggerete di leggende che accompagnano luoghi, vedrete una macchia mediterranea desiderosa di esplodere e regalare intensi profumi.
Il Salento è molto altro rispetto a quello che è stato venduto dal marketing negli ultimi anni. E' cultura, è storia, è tradizione, è accoglienza.
Il modo per conoscerlo meglio è a piedi, camminando lungo la costa così come nell'entroterra, tra gli immensi campi di ulivo. Una terra che sa regalare emozioni inaspettate; una natura severa che regala tratti di costa senza eguali; una terra dove ritrovare un ritmo lento, più adatto al nostro essere.
E' il sud, è il mediterraneo. Il Salento di mari ne ha addirittura due, lo ionio e l'adriatico, come a contendersi qualche primato. Da una parte le infinite spiagge e i dolci declivi che vanno verso le serre, dall'altra severe scogliere di calcare che regalano una costa che sa stupire.
Un viaggio che vale la pena fare, con calma, senza fretta, assaporando ogni momento e ogni luogo.
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